Transilvania
La Romania è un paese del sud-est europeo che affascina sempre più per la sua bellezza autentica e, a tratti, misteriosa: basti pensare alla Transilvania, la regione nel cuore del paese che rimanda subito al leggendario Conte Dracula e ad un periodo in cui il forte misticismo si legava a terribili superstizioni. Ma la Transilvania, il cui nome significa letteralmente ``terra al di là della foresta``, è molto altro: è una terra baciata dalla natura che ha combattuto e resistito alle continue invasioni nemiche, che non hanno quasi mai scalfito il fascino di cittadine e castelli da favola.
A circa 300 km da Bucarest, sorge il pittoresco Sibiu, fondato dai sassoni nel 1190 ed in passato capitale europea della cultura: questo borgo dei Carpazi è composto dalla città bassa e da quella alta, tra loro collegate dal Ponte delle Bugie. Passeggiando nel centro storico di Sibiu, il cui fulcro è la Piata Mare con il maestoso Muzeul National Brukenthal, si attraversano ripide stradine sulle quali si affacciano case con i tipici tetti a timpano proprie del XVII secolo. Altrettanto bella si presenta poi Piata Huet, dominata dalla candida torre duecentesca Turnul Scarilor.
Allontanandosi da Sibiu verso nord, si incontra, tra verdeggianti vigneti, il complesso fortificato di Biertan, risalente al periodo tra il XV ed il XVI secolo e dichiarato patrimonio dell’UNESCO. La chiesa sorge su un colle ed è abbracciata da tre livelli concentrici di mura alte più di 30 mt, intervallate da portali e da torri: all’interno dell’edificio tardo gotico si potranno ammirare in particolare una porta lignea del ‘500 con un’intricatissimo sistema di bloccaggio, un maestoso organo con 1290 canne e il più grande altare di legno della regione.
Fondata dai sassoni nel XII secolo, a 90 km da Sibiu, c’è la cittadina che rappresenta forse maggiormente la Transilvania: Sighisoara. Visitare il suo centro abbracciato da possenti mura intervallate da torrette e bastioni, consente di fare un salto indietro nel tempo: case medioevali affacciate su stradine acciottolate che si aprono spesso in piazzette nascoste o che si inerpicano su scalinate quali quella degli Studiosi del XVII secolo, di legno e coperta, che porta alla Chiesa della Collina. Un vero gioiello è poi l’antica torre dell’orologio Turnul Cu Ceas, dal tetto in ceramica e con un carillon le cui note risuonano sulla cittadina fino ad ammantare la misteriosa casa gialla in strada Cositorarilor n.5: qui nacque infatti nel 1431 Vlad Tepes l’Impalatore, il più noto conte Dracula. Al primo piano una camera nera e rossa accoglierà il visitatore in una lugubre atmosfera accentuata dalla presenza di una bara che non mancherà di spaventare gli intrusi.
Visitando la Transilvania, non si può dunque sfuggire dalle spaventose leggende legate al Conte Vlad: dunque, giungendo a Brasov, si ha un ottimo punto di partenza per visitare i luoghi simbolo del fantomatico vampiro. Prima di immergersi però nel mondo fantastico narrato fantasiosamente anche da Bram Stoker nel romanzo “Dracula”, soffermandosi presso il villaggio di Viscri, si può avere uno sguardo sull’autentica vita rumena del XVII secolo, che ancora oggi vive presso i pochi abitanti e alla quale è dedicato un interessantissimo museo: qui sorge la cittadella fortificata dichiarata patrimonio dell’UNESCO, un tripudio di muri bianchi e tetti rossi, la cui chiesetta ad una navata risale al 1100.
Con Brasov, la semplicità lascia il posto ad un centro moderno e grande: la città, lambita dalla rigogliosa foresta, è stata fondata dai cavalieri teutonici nel 1211 ed è anch’essa cinta da mura del XV secolo: Piata Sfatului dove, a case medievali ed edifici barocchi, si alternano bistrò e caffè, sorprende con la sua aria bohémien. Non lontano sorge poi la Biserica Neagră, la più grande chiesa gotica della Romania le cui pareti esterne annerite dall’incendio del 1689, le è valso il nome di “la chiesa nera”.
Poco più a sud, abbarbicato su una rocca dominante l’oscura vallata dove Vlad Tepes usava impalare i suoi nemici, sorge il leggendario Castello di Bran: si tratta di una struttura trecentesca fatta di camere a graticcio e sotterranei, di sinistre torri e avvolgenti scalinate, interamente visitabile. Quello che ai più appare come solo la dimora di Dracula, è stata in realtà anche ridente residenza estiva dei reali rumeni, oltre ad ospedale e museo durante il regime comunista. Visitando il castello si possono apprendere la vera storia di Vlad l’Impalatore, le leggende, i racconti di streghe e le superstizioni legate a questa splendida e affascinante regione.
Il Castello di Bran non è però l’unico castello vanto della Transilvania: il Castello di Hunedoara, a ovest di Sibiu, è decisamente più fiabesco. È una struttura realizzata nel XV secolo in stile gotico medioevale dal principe Iancu de Hunedoara e fortificato poi da suo figlio Matyas Hunyodi, noto per essere stato acerrimo nemico di Vlad Tepes.
Spiccano il ponte levatoio che solca il fossato, le sue mura merlate e le rosse guglie: all’interno sono visitabili le stanze con arredi d’epoca, la loggia reale, l’elegante sala dei cavalieri e soprattutto le prigioni e le camere della tortura, dove manichini di cera rendono perfettamente l’idea delle sofferenze inflitte ai disgraziati rinchiusi. La leggenda vuole che qui, proprio il leggendario Dracula fosse stato imprigionato per ben 7 anni.